La trattrice rivoluzionaria: Paoli FP70

Il 1982 è stato, senza ombra di dubbio, l'anno della svolta per la ditta Paoli la quale, nei due anni successivi, ha creato il mezzo che le ha dato un volto e che, se pur con sviluppi e modifiche, è rimasto in produzione per ben quindici anni.
Paoli PF70, con questo nome è conosciuto il mezzo artigianale più rivoluzionario nato al servizio dell'agricoltura. Caratteristiche techiche all'avanguardia, capacità di adattamento al terreno, facilità di manovra e ampia gamma di applicazioni: sono queste soltanto alcune delle caratteristiche positive di questo macchinario.

Per poter comprendere a pieno la funzionalità del mezzo è opportuno partire con la spiegazione del telaio, che la Paoli ha voluto fosse come solida base del progetto, con la sua struttura "flesso-torcente" da un incredibile effetto di elasticità. Infatti, questa nuova concezione del telaio permette di avere una ruota sollevata da terra di 50cm e contemporaneamente le altre tre ruote che poggiano ancora al terreno. Gli enormi vantaggi che questo tipo di telaio fece ottenere vennero aumentati con l'applicazione di un controtelaio su cui appoggiare il cassone, ottenendo così l'enorme vantaggio di avere la trattrice libera di adattarsi al terreno ed il carico sempre bilanciato.

Secondo punto fondamentale della riuscita di questo progetto fu il motore Iveco da 70 cavalli (da qui il nome FP70) che si è dimostrato nel tempo affidabile e potente.

Questa buonissima base iniziale permise l'aggiunta di componenti che resero unico l'FP70, facendogli fare il vero salto di qualità che l'avrebbe reso irraggiungibile dalla concorrenza. Furono infatti il riduttore, il super-riduttore e la presa di forza a trasformare la macchina agricola Paoli FP70. Con questo sistema la gamma di marce a disposizione del cliente diventò ampissima, dieci marce avanti e due retromarce, permettendo alla trattrice di raggiungere velocità punta di 40 km/h, ma anche velocità minime di 0,6 km/h. Una particolare menzione merita anche la possibilità di applicare alla motoagricola gran parte degli strumenti di lavoro classici dell'agricolura, ma anche strumenti per il dislocamento e la raccolta del fieno.

A tutto questo si aggiunsero miglioramenti nel comfort, l'allargamento del posto di guida e del passeggero, venne abbassato il muso anteriore e venne alzato il vetro; ci fu un consistente aumento del raggio di sterzata e venne applicata un'efficacie idroguida ad olio, che rese molto più semplici e meno faticose le manovre.

I primi esemplari della Paoli FP70 vennero consegnati nel 1984, e le prenotazioni raggiunsero in brevissimo tempo i sei mesi d'attesa.
Oggi, ad oltre 25 anni di distanza, questa motoagricola ci riempie ancora di orgoglio e soddisfazione, sentimenti confermati giornalmente dai clienti che ancora la utilizzano per la loro attività.